Addio ad Hans Ruesch, il divulgatore dell’antivivisezione

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Hans RueschSi è spento ieri in Svizzera Hans Ruesch, uno dei più lucidi divulgatori nel campo dell’antivivisezione e dell’informazione contro le big pharma. Il libro che lo rese un autore riconosciuto a livello internazionale era Imperatrice Nuda in cui denunciava l’antiscientificità di alcuni settori di ricerca, in particolare quella sugli animali. Il volume ebbe però vita breve qui da noi perché fu immediatamente ritirato dal commercio per pressioni sulla casa editrice, Rizzoli. All’inizio degli Anni Ottanta – e successivamente aggiornato a più riprese – usciva all’estero La figlia dell’imperatrice che proseguiva sulla linea intrapresa con il precedente lavoro. In Italia, però, è arrivato solo nel luglio 2006, edito da Stampa Alternativa. Il testo riportato di seguito è l’introduzione alla nuova edizione italiana. Qui invece si trova una lunga recensione pubblicata lo scorso novembre su Carmilla.

La figlia dell'imperatriceVenerdì 19 agosto 2005 il tribunale di Angelton, Texas, ha condannato la Merck & Co. a pagare 253 milioni di dollari di risarcimento alla vedova di Robert Evans, ucciso da un infarto procuratogli da un nuovo farmaco: il Vioxx. Era stato solo il primo caso di una lunga catena.

Tutta la stampa mondiale che ha riportato questa notizia ne ha però omesso un’altra non meno importante; anzi, più importante ancora, che però non è permesso divulgare: cioè che ogni farmaco, per ottenere dalle autorità competenti l’autorizzazione alla vendita, deve prima essersi dimostrato innocuo in prolungate prove su animali.

Sennonché le prove su animali non hanno il minimo valore ai fini della sicurezza dell’uomo. Orbene, come mai le autorità sanitarie, incaricate dai rispettivi governi di tutelare la salute dei cittadini, non sono al correne – o fanno finta di non esserlo – di questo fatto? Perché su tutte le informazioni riguardanti la medicina vige in tutto il mondo cosiddetto civile una pesante censura, imposta dallo strapotere dell’industria farmaceutica. Difatti, come ha dichiarato recentemente un importante funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Jonathan Quick, le «multinazionali del farmaco sono la maggiore forza politica ed economica delle nostre società».

Come e quando fu imposta tale censura su tutta la grande stampa mondiale lo rivela il libro che avete in mano e che era apparso fin dal 1982 in vari paesi. Dapprima in inglese, poi quasi sùbito in tedesco per l’editore Franz Hirthammer di Monaco, dove è tuttora in ristampa (2005), quindi anche in danese, finlandese, francese e giapponese. In italiano appare solo ora (luglio 2006) perché dopo la botta presa da Rizzoli per aver pubblicato nel 1976 Imperatrice Nuda, dello stesso autore, non si era mai trovato prima di oggi un editore abbastanza coraggioso per pubblicarlo.