Si può scaricare in formato pdf da Kembrew.com/books (qui invece si può reperire l’edizione cartacea) il libro Freedom of Expression (R), scritto da Kembrew McLeod su overzealous copyright bozos and other enemies of creativity e rilasciato con licenza Creative Commons. Non recentissimo (è uscito nel febbraio 2005), è una ironica e corposa carrellata che si snoda attraverso argomenti e personaggi differenti.
Un dileggio che di certo non manca di riferimenti giuridici su chi vorrebbe porre paletti in ambito scientifico – con particolare riguardo ai brevetti sulle sequenze genetiche – o artistico attraverso persecuzioni giudiziarie dei fruitori di musica “inseguiti da giganti che non hanno niente di meglio da fare”, dei “defacciatori” o di chi si ispira a opere preesistenti (i “criminali del copyright”). Un’ultima annotazione: in apertura del libro, McLeod pubblica l’immagine di un certificato con il quale attesta di essere il depositario dell’espressione “Freedom of Expression” (ecco perché la R nel titolo) e a cui dedica un paragrafo raccontando la storia della richiesta e l’iter per raggiungere il risultato. Un’ulteriore beffa.
Aggiornamento del 18 ottobre. E stasera verrà presentato a San Francisco il film tratto da questo libro. Via Creative Commons Blog.
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