Mentre – come si legge sul blog di Lawrence Lessig – il candidato alle presidenziali americane Barack Obama si dichiara favorevole a rilasciare sotto Creative Commons i video e altro materiale prodotto per i dibattiti politici, Malastrada.film riparte con una nuova produzione dal basso.
Si tratta di Même Père Même Mère di Chris Consoli, Alessandro Gagliardo, Julie Ramaïoli e Giuseppe Spina, un film sul Burkina Faso a vent’anni dalla morte di Thomas Sankara. Nella scheda di presentazione, si legge in proposito che:
Même père même mère non sarà un documentario ma un film di viaggio. Cercheremo i simboli di un popolo, i luoghi e i tempi delle sue storie, le soffocanti pratiche economiche e quelle possibili, le attuali forme d’arte, la vita e i tentativi di costruzione ai bordi del deserto. Il tutto dato attraverso il nostro immaginario, la nostra sensibilità. Un film collettivo a basso budget girato in dv e in 16mm da quattro autori.
E come per 13 Variazioni su di un tema barocco. Ballata ai petrolieri del Val Di Noto, il precedente lavoro di Malastrada.film di cui si era parlato in passato, il meccanismo per finanziare la produzione è quello della coproduzione:
i nostri produttori saranno tutte quelle persone che crederanno nel progetto e decideranno di acquistare una quota di coproduzione che dà diritto a ricevere una copia del DVD non appena concluso il film. Abbiamo preventivato un budget complessivo di 7.600 € (scarica il bilancio trasparente) che comprende tutte le spese: dal viaggio alle riprese, dal montaggio alla produzione del DVD. Per raccogliere questa cifra abbiamo diviso il budget in quote da 10 €, cosicché per realizzare il film serviranno 760 coproduttori, cioè un insieme di persone che credono in un tipo di cinema differente e che riescono a riconoscere nel cinema un veicolo fondamentale di luce, narrazioni, vissuti, al di fuori dei sistemi tradizionali. Capaci quindi di auto-prodursi il proprio film.
Considerando che il precedente progetto sulla Val di Noto ha raggiunto il risultato, c’è da credere che anche il nuovo lavoro possa arrivare al traguardo. E per chi non crede che le licenze Creative Commons possano aiutare su una strada del genere, deve ricredersi dato che le produzioni di Malastrada.film hanno scelto questa modalità di rilascio.
Per approfondimenti:
- La ballata ai petrolieri, l’intervista che Malastrada.film aveva rilasciato a Creative Commons Italia in occasione della presentazione del film precedente
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