Mentre arrivano le prime notizie sulla nuova Columbine, c’è una notizia che è passata quasi completamente sotto silenzio in Italia, con l’eccezione di Osservatorio Balcani: l’omicidio del giornalista di Belgrado Dejan Anastasijevic, collaboratore del settimanale politico Vreme e del Time. BoingBoing pubblica oggi un articolo scritto da Jasmina Tesanovic, che riprende quanto uscito sul sito della storica emittente B92. E in particolare fa notare l’attivista serba che il giornalista assassinato da un’autobomba insieme alla moglie e alla figlia non è stato un obiettivo a caso:
Dejan […] was among the witnesses at the Hague International War Crime Tribunal against Slobodan Milosevic. As a journalist, his main line of inquiry was the connection between war crimes committed by Serbian military and police all over former Yugoslavia in the nineties. A painful issue. Recently the International War Crime Tribunal in Hague held that the regime of Slobodan Milosevic cannot be directly linked to the mass graves in Kosovo and the genocide in Srebrenica. Therefore the Serbian state is not formally guilty of genocide — although genocide took place.