Somalia, caccia epidemica

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Immagine di Jehad NgaMentre è ripartita la caccia a stelle strisce, questa volta in Somalia, sul sito di Medici Senza Frontiere viene pubblicato l’articolo Somalis Trapped by War and Disaster. Argomento: le condizioni di vita quotidiane non riportate sulle cronache di guerra degli ultimi giorni:

Against this backdrop of political insecurity, Somalia was hit by torrential rains in November that flooded the Shebelle and Juba rivers, leaving tens of thousands of families homeless and destroying their subsistence crops. This occurred just six months after the Bay region, nestled between the two rivers, endured a drought that saw MSF admit more than 600 severely malnourished children to its hospital in Dinsor. MSF teams are trying to fill some of the huge gaps in medical care through primary care and surgical hospitals and clinics, as well as treatment programs for malnutrition, tuberculosis, and kala azar in several regions, including Bakool, Bay, Galguduud, Lower Juba, Mudug, Middle Shabelle, and Mogadishu.

Una nota a conclusione: l’immagine riportata a fianco, è stata scattata da Jehad Nga e ritrae un graffito tracciato su un muro di Mogadiscio: un tank con mitragliatore che si aggira per le strade della capitale somala.

3 thoughts on “Somalia, caccia epidemica

  1. Davide Barbieri

    Piccola nota “tecnica”, sulla nota a conclusione: l’immagine rappresenta una “tecnica”, cioè un pickup con una mitragliatrice installata sul retro, molto tipica nello scenario somalo, non un “tank”.
    Poco importa, comunque. Il problema è ovviamente la situazione somala.

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