Addio al Professor Bad Trip

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Professor Bad TripScrive Giuseppe Genna nell’articolo Have a wonderful trip, grande Professor Bad Trip a proposito dell’artista scomparso sabato scorso:

Con il Professor Bad Trip, senza fare facile retorica (sempre più rischiosa nei momenti di lutto), non evapora per niente la forza di un segno che ha inciso la memoria di almeno 25 anni. Se ne va un artista che, nelle sue contaminazioni e nella sorprendente resa del suo immaginario disparato eppure coerente, è stato il nostro Keith Haring, soltanto un po’ più profondo di quest’ultimo. La perdita, in termini umani e artistici è enorme. Ma appunto adesso si misura, con la storia e con il tempo, la decisività del geniale lavoro di Bad Trip: e lo scrivente è pronto a mettere la mano sul fuoco del tempo e a sostenere che, da esso, come un’araba fenice l’opera del “Professore” uscirà indenne – siamo, cioè, a livelli d’arte, non di pubblicistica.

Altre parole si possono leggere seguendo questi link:

One thought on “Addio al Professor Bad Trip

  1. Come la maggior parte degli artisti moderni, Prof Bad Trip alias Gianluca Lerici ( rovesciare le parole come un acrobata mi è sempre piaciuto ) se ne è andato senza far rumore nei cuori di chi non lo conosce.

    Perchè gli artisti moderni o antichi condividono la stessa maledizione.
    Agli uomini piace l’artista morto, quello vivo da fastidio.
    Come agli artisti così i Santi.

    Sia chiaro. Fino a ieri il suo nome mi era più sconosciuto delle sue opere. Forse il suo undergraund era più forte del mio.
    E io, tranquillo ragazzo di periferia, non ho mai legato molto col Punk.
    “Il punk è roba da ragazzetti, gli uomini bevono folk” ha sempre cercato di insegnarmi mio nonno.
    E forse ha ragione.
    In ogni cosa ogni artista di un certo spessore verrà ricordato col tempo. Si, il ricordo di alcuni artisti col passare del tempo migliora. Come il buon vino.
    E spero, col tempo. Di conoscerlo.

    Amen

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