Questo libro di Hans Ruesch dovrebbe essere – anzi, è – un saggio sulla «grande industria della malattia», ma è al contempo un libro dell’orrore reale e contemporaneo. Un’analisi lucida di come i settori della farmacologia, della chimica e del petrolio, che confluiscono nell’ambito sanitario, monopolizzino mercati, vivisezionino animali, sperimentino su essere umani, corrompano la stampa e facciano beneficienza con scopi ben più lungimiranti dei semplici sgravi fiscali. Peraltro, «La figlia dell’imperatrice» segue un libro dello stesso autore, L’imperatrice nuda, uscito in Italia nel 1976 e immediatamente ritirato perché non gradito ai potentati industriali.
Inoltre, se il testo di Ruesch riporta una situazione che risale per dati ed esperienze a vent’anni fa, a dimostrare quanto sia attuale la sua analisi ci pensa il curatore dell’edizione italiana, Marco Mamone Capria. Il quale, nella postfazione (ben documentata e corredata di riferimenti alle fonti), dice:
Libri come «Imperatrice nuda» e il presente svolgono un compito insostituibile: ci costringono a guardare in faccia una realtà che i poteri vigenti vogliono farci ignorare e da cui, in fondo, noi stessi vorremmo distogliere lo sguardo. Ruesch si propone di risvegliare la nostra consapevolezza dei mostro del presente. È bene accettare la sfida, prima che ci divorino».
non ho letto mio malgrado questi libri spero siano in italiano così potrò leggerli ed attivarmi prsso il tribunale per i diritti del malato ove ricopro la carica di presidente presso l’ospedale provinciale di Frosinone.
Ma ho letto le versioni italiane di duesberg e Kremer.
Ciao Pier Luigi,
il libro “La figlia dell’imperatrice” è stato pubblicato in italiano un annetto fa. La scheda del libro la trovi qui:
http://www.stampalternativa.it/libri.php?id=88-7226-946-6
L’intera bibliografia di ciò che è uscito sempre in italiano a firma di Ruesch è invece elencata a questo indirizzo:
http://www.hansruesch.net/booksi.htm
stavo “navigando” e mi sono ritrovata a leggere questa pagina, così, semplicemente…. cinzia
http://www.cinziatomassini.it