L’altra faccia del copyright

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Nuova intervista su Permesso d’Autore. Simone Aliprandi si sta affermando come uno degli autori e curatori di saggistica in ambito libero. Ha già al suo attivo una serie di recenti pubblicazioni e al momento sta lavorando a un nuovo libro. Nel dialogo che segue, si fa il punto su concetti, situazioni e percorsi verso la libertà di pensiero.

Copyleft è un termine che si incontra sempre più di frequente in diversi ambiti (informatica, letteratura, musica) e che assume connottati differenti a seconda del settore di adozione. Tu come lo intendi e che interpretazione ne dai?

Il termine copyleft è nato dell’ambito del movimento software libero ad opera dei primi informatici attivisti del progetto GNU che a scopo più che altro goliardico apponevano sui supporti contenente i loro applicativi la dicitura “copyleft, all rights reversed”, quasi a sbeffeggiare il classico “copyright – all rights reserved”. Si trattava infatti di un modello alternativo rispetto al modello rigido e standardizzato che il mondo della produzione intellettuale aveva conosciuto fino agli anni 80. Non certo un rifiuto incondizionato del diritto d’autore, quanto piuttosto un uso alternativo, differenziato e più elastico di questo importante strumento di tutela giuridica delle opere creative.

L’intervista completa: Simone Aliprandi: l’altra faccia del copyright

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