Scrivere: tra responsabilità, canali e scelte controcorrente

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Proseguono le interviste su Permesso d’Autore a chi sta dando un contributo alla cultura in rete e in particolare alla cultura libera. A rispondere, questa volta, è Valerio Di Stefano, livornese, 42 anni, sposato, insegnante di lingua e cultura spagnola e ispano-americana. Collabora con Zeusnews e dal 2001 gestisce la biblioteca telematica gratuita Classici Stranieri. Si è interessato a tematiche inerenti il diritto d’autore e l’uso delle applicazioni libere nella scuola pubblica.
Da dove deriva il nome Classici Stranieri e qual è l’origine del tuo progetto? Inoltre quanto di biografico – o derivante della tua esperienza personale – c’è nel progetto che stai portando avanti?
Classici Stranieri deriva il suo nome originario da un progetto di biblioteca digitale nato nel 2001 e ospitato inizialmente presso un’altra iniziativa (il dominio indipendente è stato attivato nel 2002). L’intento era quello di pubblicare una serie di e-book di classici della letteratura in lingua originale che potessero essere di interesse e di utilità per il lettore italiano. Successivamente il progetto – comunque destinato a un pubblico non necessariamente prestabilito dal punto di vista geografico – si è allargato con una serie di immissioni di opere in lingua italiana. Per un francese, per un tedesco o per un cinese Manzoni e Leopardi sono pur sempre dei “classici stranieri”, ma questo, almeno all’inizio, non lo avevo considerato nell’”economia” del nome a dominio. Questo allargamento ha reso possibile l’estensione ad altri campi di interesse, come la letteratura e la produzione editoriale distribuita con licenze libere, in particolare la Creative Commons, che mi sembra sia stata in assoluto la più rivoluzionaria delle licenze, visto che è riuscita a scuotere il torpore e la stasi dell’ostinata applicazione delle licenze GNU a testi o iniziative squisitamente settoriali. Recentemente ho cominciato la distribuzione di files musicali.

L’intervista completa: Scrivere: tra responsabilità, canali e scelte controcorrente

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