In cold blog, nelle cui pagine il true crime è l’argomento principe, ha pubblicato nei giorni scorsi un lungo post dedicato a un libro appena uscito per Phoenix Books: si tratta di Breakshot: A Life in the 21st Century American Mafia di Kenny Gallo (o Kenji, se si usa uno dei vari pseudonimi con cui è conosciuto, quello che gli deriva dalle sue origini asiatiche) e del giornalista investigativo di New Orleans Matthew Randazzo V. Il primo è un gangster, tale è stato per vent’anni riuscendo a sopravvivere a una vita di violenza iniziata in giovanissima età e di pseudonimo ne ha un altro: Breakshot, appunto. Tuttavia a chiamarlo così non sono i suoi complici, ma sono i federali che a lungo gli hanno dato la caccia. E di sé spiega:
Sono cresciuto a Irvine, in California, quando là c’erano pochi asiatici. Era uno dei posti più bianchi del pianeta, almeno dal punto di vista culturale se non razziale. La mia famiglia non ha colpa per la mia vita precedente: non ho subito abusi né sono stato trascinato sulla strada del crimine. Ero solo un ragazzo annoiato che è diventato un ragazzo cattivo che a sua volta à diventato un criminale cinico. In me esisteva un istinto predatorio. Irvine era conosciuta come la città più sicura al mondo, una sfida insomma a diventare un delinquente che vincesse la sua noia. Era una città che non permetteva, nei suoi piani urbanistici, a giovani tediati di inserirsi.
Così gli anni dell’adolescenza di Kenji si sono trasformati nella ricerca spasmodica di qualcosa di eccitante: dagli eccessi con un gruppo di amici sballati ai primi arresti per qualche furtarello fino alla scuola militare che – racconta – al posto della disciplina gli ha inculcato “un disprezzo patologico per l’autorità”. Quasi si trattasse di una nuova versione di Educazione di una canaglia di Edward Bunker, Kenny Gallo ricostruisce come si è avvicinato alla criminalità organizzata, di come quella gente gli ispirasse più sarcastiche battute che paura e di quanto non avesse problemi a superare in crudeltà gli psicopatici dei cartelli colombiani della droga.
È un assaggio, il post di In cold blog, di ciò che si trova nel libro. Ma un assaggio anche di un altro sito, The Breakshot Blog, che accompagna il volume e me aggiunge (e aggiorna) alcuni passaggi, come nel caso di Life with a wire.