Pentiti di niente: “Caro Osvaldo, tu resisti proponendoci i tuoi schemini militari”

Standard

Carlo SaronioFeltrinelli, nel perseguire il progetto che lo porterà alla morte su quel traliccio, mira senza dubbio a un più ampio coinvolgimento dei diversi gruppi extraparlamentari dell’epoca e sembra confermarlo una lettera trovata il giorno dell’esplosione che lo uccide nel covo dei GAP di via Subiaco, a Milano, e datata 27 ottobre 1971: Osvaldo-Feltrinelli scrive a un misterioso Saetta (che solo successivamente risulterà essere Franco Piperno, uno dei fondatori e successivamente leader di POTOP insieme a Toni Negri, Oreste Scalzone, Lanfranco Pace e Valerio Morucci), il quale però non fa in tempo a far pervenire la sua risposta. Ecco quanto contenuto nel messaggio:

Caro Saetta,

fra i tanti argomenti lasciati in sospeso nella nostra recente riunione ve n’è uno, concreto, che a mio avviso val la pena di approfondire in maniera che si giunga alla prossima riunione con una maggiore chiarezza di impostazione e di soluzione. Abbiamo parlato di complementarietà delle nostre forze a Milano, della auspicabilità di un processo di avvicinamento, di integrazione e di coordinamento tanto sul piano operativo, quanto su quello logistico e politico. Intorno a questo problema abbiamo però girato piuttosto a vuoto senza uscire dal generico dal momento che una mia proposta di creare a livello di Milano (e aggiungo ora anche a livello Alta Italia – area metropolitana Nord) una serie di stati maggiori è caduta nel vuoto forse perché non vi ho insistito abbastanza (cosa che mi propongo di fare nella presente lettera), forse, o soprattutto, perché solleva una serie di obiezioni (alcune delle quali mi propongo di esaminare più oltre).

Continue reading