Due volte nell’ombra è un romanzo scritto da Nicola Viceconti e pubblicato da Gingko Edizioni con alcuni patrocini. Tra questi, quello delle associazioni 24marzo.it (notizie e riflessioni sui diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale) e Rete per l’Identità-Italia (ricerca dei giovani desaparecidos che vivono oggi, forse anche in Italia, con una falsa identità). Il motivo sta nella presentazione del libro:
“Desaparecidos” in spagnolo significa “scomparsi” e si riferisce a tutti coloro che, uomini e donne, anziani e bambini, in diversi paesi dell’America Latina, non solo in Argentina, furono sequestrati dai regimi militari, torturati, mutilati, uccisi e infine gettati nel nulla. Il 24 marzo 1976 le forze armate argentine rovesciarono il governo costituzionale. Impiantarono fino al 1983 un regime di terrore organizzato che fece sparire almeno 30 mila persone, di ogni età e di ogni condizione sociale. Le vittime venivano rinchiuse in luoghi segreti, in prigioni e campi di concentramento, seviziate anche per mesi, spesso drogate e gettate ad affogare nel Rio de la Plata, o caricate su aerei militari per essere scaraventate nell’oceano con il ventre squarciato, per evitare che i corpi tornassero a galla. Centinaia di bambini, assieme ai loro genitori, vennero rapiti, oppure furono fatti nascere nei centri di detenzione dove venivano condotte appositamente le ragazze incinte. Molti furono adottati dai membri delle forze militari, altri abbandonati in istituti o uccisi. Tanti, venduti a coppie sterili vicine al regime. Esistevano delle vere e proprie liste di bambini “rubati”. Venivano registrati come figli legittimi dagli stessi membri delle forze repressive e privati in questo modo della loro vera identità. Ancora oggi, domande come “Sarò figlio di coloro che dicono di essere i miei genitori?”, “Se non sono figlio loro, di chi sono figlio?”, “c’è qualcuno che mi sta cercando?” rappresentano in Argentina un richiamo alla riflessione sociale e individuale. Un’intera generazione espone dubbi sulla propria identità. Il recupero di questa incarna anche la volontà di riappropriazione dell’identità di un intero popolo. “Due vote ombra” racconta di queste adozioni illegali, segue una neonata trafugata dalla dittatura che, da adolescente, si ricongiunge alla sua vera famiglia ed è costretta a mettere in discussione l’intera esistenza.
Il volume contiene una nota di Estela Carlotto, presidentessa dell’associazione “Nonne di Plaza de Mayo”, mentre la prefazione è stata scritta da Manuel Gonçalves Granada, uno dei bambini ritrovato dopo essere stato sottratto dai gerarchi del regime ai genitori desaparecidos.