In risposta al post di Gian Paolo Serino sul blog Satisfiction.
È mia convinzione che, sostanzialmente, dal 1998 in poi, iniziando con il DMCA e il Sony Bono Copyright Act negli States, il copyright si sia trasformato in un’ipertutela a tutto discapito dell’autore. Il concetto ambiguo che viene spacciato come fondamento giuridico, quello della “proprietà intellettuale”, inventato in sede di accordi TRIPS e non dal diritto internazionale, è diventato strumento per coltivare orti attorno a cui non si mette solo filo spinato, ma anche corrente elettrica: il messaggio che si vuole passare è in sostanza che chi tocca muore. Questo concetto, voluto da e per le major, gli oligopolisti, i grandi editori, viene adottato generalmente per grandi orti, che si annaffiano a livello globale. Ma viene utilizzato anche difendere orti più piccoli, come quello per il quale ti si chiede di cambiare nome al blog.
Da 