Tra binomi stato-chiesa e bocciature da non scordare

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Paola Zonca scrive sul quotidiano L’Unità a proposito di Piergiorgio Welby, un anno dopo «qui non c’è ancora pietà»:

Un anno dopo, poco è cambiato. Il binomio Stato-Chiesa continua a influire parecchio sulle libertà di scelte individuali, e l’ultima bocciatura al registro delle unioni civili a Roma non ne è che l’ultima conferma. Per questo, in occasione dell’anniversario, l’associazione Luca Coscioni, ha messo in rete un piccolo «manuale di autodifesa dal proibizionismo della salute». Si chiama Soccorso civile, e fornisce suggerimenti e informazioni su temi “eticamente sensibili” come l’eutanasia, il testamento biologico, la fecondazione assistita, la pillola RU486 e quella del giorno dopo, fino all’utilizzo terapeutico della cannabis. Il sito nasce perché «in Italia – scrivono dall’associazione Luca Coscioni – sono in vigore leggi che pregiudicano i diritti civili fondamentali delle persone: si tratta di norme proibizioniste e confessionali, che limitano fortemente la possibilità dei cittadini di curarsi in modo efficace, di avvalersi delle possibilità messe loro a disposizione dalla ricerca scientifica e di esercitare la propria libertà di scelta».

One thought on “Tra binomi stato-chiesa e bocciature da non scordare

  1. La cosa triste e’ che si debba arrivare a pubblicare un manuale di autodifesa.

    Ringrazio l’associazione Luca Coscioni per averlo fatto.

    Biasimo pubblicamente questi politici cosi’ asserviti al potere vaticano.

    Ripubblichero’ questo tuo post sul mio blogghettino. La rete fa la forza.

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