Questo è uno dei casi in cui sarà utile analizzare il dispositivo della sentenza che ha portato a comminare un totale di oltre cento anni di carcere alle persone finite a processo per devastazione e saccheggio durante le manifestazioni del G8 del 2001 a Genova. A fronte dello zelo giudiziario tutto da comprendere nell’infliggere periodi di reclusione che vanno dai cinque mesi agli undici anni, risultano più che condivisibili le parole di Haidi Giuliani la quale:
si dichiara “sconvolta” dalla sentenza di oggi che non ha voluto considerare i fatti genovesi “come fatti attribuibili a singole persone ma ha giudicato i ragazzi come se fossero delinquenti abituali”. “Mi sconvolge ancora di più – dichiara la senatrice – la distanza abissale che resta tra chi viene condannato per aver rotto delle cose e chi invece non sarà mai condannato per aver rotto esseri umani. Non mi stancherò mai di ribadire l’assoluta necessità di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta che rimetta insieme, come in un puzzle, tutto quanto è accaduto a Genova in quelle giornate”. “La sentenza di Torino, che ha cancellato l’accusa assurda di devastazione e saccheggio, faceva ben sperare – ha concluso la sen. Giuliani – perché i giudici l’avevano pronunciata basandosi su singoli atti compiuti da singole persone”.
E in proposito si legge sul comunicato stampa di Supporto Legale:
L’uso del reato di devastazione e saccheggio per condannare fatti avvenuti durante una manifestazione politica apre la strada a un’operazione pericolosa, che vorrebbe vedere le persone supine alle scelte di chi governa, inermi di fronte ai soprusi quotidiani di un sistema in piena emergenza democratica, prima ancora che economica. Nessuno di coloro che era a Genova nel 2001 e che ha costruito carriere sulle parole d’ordine di Genova, salvo poi tradirle con ogni voto e mezzo necessario, ha voluto schierarsi contro questa operazione assurda e strumentale: nessuno, o quasi, in tutto l’arco del centro sinistra al governo ha saputo dire che a Genova, tra coloro i quali oggi sono stati condannati ad anni di galera, avrebbe dovuto esserci tutti quanti hanno partecipato a quelle giornate.
Qui infine un po’ di documentazione sul “processo ai 25” condannati oggi.
Riporti fatti e dichiarazioni ma non metti, direttamente, nessun commento tuo: c’è un motivo?
No, anche perché quando parlo di “zelo giudiziario”, di condivisione delle parole di Haidi Giuliani o cito il comunicato di Supporto Legale e non di altre realtà, mi sembra che il giudizio ci sia e sia chiaro. A Genova non ho dubbi su quanto è accaduto: un assalto (apparentemente) immotivato da parte delle forze dell’ordine, un pestaggio tipico di uno stato di polizia e non di uno stato di diritto. E guarda caso le prime condanne sono per chi avrebbe fatto pezzi cose e mentre chi ha fatto pezzi persone per strada, nelle scuole o nelle caserme ancora non è stato riconosciuto colpevole di nulla.