Dopodomani, il 2 settembre, saranno trascorsi 31 anni dalla scomparsa a Beirut dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni (in un post precedente il programma delle commemorazioni di venerdì prossimo). In vista di questo anniversario, Amedeo Ricucci ha pubblicato sul suo blog una lettera aperta a Giulio Andreotti, Arnaldo Forlani, Emilio Colombo e a tutti gli uomini politici che sanno ma non hanno mai parlato. Eccone il testo completo (sottoscritto dalle famiglie dei due cronisti):
Venerdì 2 settembre 2011 è il 31° anniversario della scomparsa a Beirut di Italo Toni e Graziella De Palo. Due giornalisti onesti e senza protezioni, che sono stati inghiottiti nel buco nero della guerra civile libanese, con la complicità attiva e passiva dei nostri servizi segreti dell’epoca, in particolare del SISMI di Santovito e Giovannone. A differenza di altre nazioni occidentali – che hanno smosso mari e monti alla ricerca dei loro desaparecidos in Libano – le autorità italiane non hanno fatto nulla in tutti questi anni per cercare di sapere cos’era veramente successo a Italo e Graziella. Anzi, hanno apposto il segreto di stato sulla vicenda, imponendo così un muro di silenzio e di omertà, che è servito solo a proteggere le nostre presunte relazioni internazionali, a partire dal “Lodo Moro”. Contro questo muro si sono infrante sia le inchieste giudiziarie che gli appelli lanciati a più riprese da familiari, amici e colleghi.
Eppure, la verità è nota: la conoscono diversi uomini politici che stavano fra i banchi del governo negli anni che vanno dal 1980 al 1984, e voi in primo luogo; voi che della vicenda vi siete occupati, viste le cariche ricoperte, e che con il SISMI avevate rapporti istituzionali continui e precisi. Per questo mi rivolgo a voi, chiedendovi di parlare. Parlate perché questa triste vicenda possa finalmente chiudersi. Parlate, in nome della giustizia e della verità.
Qui la ricostruzione della vicenda.
Ringrazio ANTONELLA BECCARIA per la sua straordinaria efficienza, preparazione e tempestività. Ma l’ANSA e la carta stampata che fanno?
purtroppo per queste storie ansa e carta stampata dormono…segnalo però a boatti de la stampa non si sa mai….
Ci sono due siti a riguardo di ARMI e illuminati banche massoni:
http://www.casadellalegalita.org
http://www.opalbrescia.it
Grazie, oltre che ad Antonella Beccaria, come sempre, anche a Fabio Cuzzola, che in due righe sintetizza benissimo la situazione, in particolare per quanto riguarda il “sonno massonico” dell’agenzia ANSA e della carta stampata. Quanto a LA STAMPA, ci ha anch’essa quasi sempre censurati, e con il nuovo direttore MARIO CALABRESI, al di là della speranza di soccorso, in realtà non è cambiato nulla.
Chi si dimostra competentissimo in materia, con il suo commento e i link da lui forniti, è Morando Sergio Crocefieschi.
Andreotti e Colombo se ne sono andati. Parlerà Forlani?? Dubito.