Information Guerrilla pubblica un estratto del libro Evasioni e rivolte. Migranti cpt resistenze (Agenzia X) di Emilio Quadrelli. Quello che segue è un frammento di una delle cinque storie contenute, l’intervista-confessione di un contractor, un mercenario, che dalle feste private passa alle zone di guerra:
Questa distinzione di truppe regolari e irregolari sul posto non esiste, quello che conta è chi sta da una parte e chi dall’altra. La guerra è dappertutto e gli obiettivi non sono solo militari. Così interrogare un terrorista è una cosa che interessa i soldati ma anche noi, perché quello può avere informazioni che ci possono essere utili. In questo lavoro un ruolo importante ce l’hanno alcuni gruppi iracheni che facevano parte della polizia segreta, e che adesso fanno gli interpreti durante gli interrogatori. Alla conduzione si alternano tutti, prima si ammorbidisce il prigioniero, poi si passa all’interrogatorio specifico e ogni parte si occupa delle cose che le interessano. I mezzi sono quelli che conoscono tutti. Si punta molto alla distruzione psicologica del prigioniero. L’ideale, se c’è la possibilità, è interrogarlo usando un suo parente, meglio se una figlia, una sorella, la madre o la moglie: ci sono maggiori possibilità che questo ceda perché si sente responsabile della loro sorte […]. Le donne prigioniere sono molto importanti e infatti nessuna di loro è mai stata uccisa, servono come strumento di pressione.
Vicende di emarginazione le altre quattro. Vicende che seguono ciò che avviene dentro i centri di permanenza temporanea, mentre e dopo le “evasioni e le rivolte”, quando la situazione si fa ancora più estrema e si vive da braccati. Il libro, pubblicato da Agenzia X, è rilasciato con licenza Creative Commons e da qui può essere scaricato in versione integrale. Se ne può leggere anche una recensione scritta da Roberto Laghi.