Elezioni presidiate non dalle armi, ma da telefoni cellulari. Gli osservatori chiamati a supervisionare le tormentate operazioni di voto di ieri in Nigeria, infatti, fanno parte del Network of Mobile Election Monitors, progetto non-profit e non schierato politicamente ideato da HELP (Human Emancipation Lead Project) con il supporto tecnico di Kiwanja e di FrontlineSMS. E forse questo genere di controllo effettuato nei seggi fa oggi richiedere l’annullamento della consultazione per le presidenziali e le politiche a causa del sospetto di brogli e irregolarità.
Al di là dell’esito, per il quale occorrerà attendere ancora qualche giorno probabilmente, perché ricorrere ai cellulari? Innanzitutto per la penetrazione di questi dispositivi nel tessuto sociale nigeriano: si annoverano infatti 30 milioni di dispositivi su 60 milioni di votanti. Inoltre le infrastrutture, distribuite anche in aree rurali, sono uno dei mezzi di comunicazione più efficaci nella regione del delta del Niger. Senza contare poi che molti modelli, oltre a trasportare il testo, possono anche diffondere contenuti multimediali più complessi. È stata creata una pagina attraverso la quale scaricare il software e avere le informazioni tecniche per l’installazione e l’utilizzo del programma di monitoraggio. Non c’è tuttavia traccia del sorgente né di una policy di rilascio che eventualmente vanno richiesti ai responsabili del progetto.
Per saperne di più:
- il comunicato stampa di Mobile Monitors
- il post Monitoring the Nigerian elections by mobile phones pubblicato su SmartMobs
- l’articolo Texts monitor Nigerian elections della BBC
- l’articolo Nigeria: Election Monitoring in Nigeria di AllAfrica
- la rassegna stampa raccolta da FrontlineSMS