Sul blog di Giuseppe Casarrubea si parlava nei giorni scorsi di via Tasso:
Ricorre domani [ieri, NdB] il 66° anniversario dell’arresto di Maria Adelaide Tucci, sposata Riccio, vivandiera e portalettere degli ufficiali della Regia Marina che hanno aderito al governo del maresciallo Badoglio, e che, pertanto, sono perseguitati dalle truppe tedesche a Roma. È il 18 febbraio 1944 quando le SS, guidate da Erich Priebke e seguite da due repubblichini, si presentano a casa della donna. Forzano la porta e irrompono nell’appartamento. Dopo poche ore la signora, appartenente alla borghesia di tradizione monarchica della capitale, è già in via Tasso al cospetto di Herbert Kappler.
Qui è sottoposta a vari interrogatori. I nazisti cercano “un taccuino nero zeppo di nomi, indirizzi e notizie sulla resistenza della Regia Marina a Roma e dintorni”. Non cavano, però, un ragno dal buco e così, dopo 56 giorni di prigionia, il 16 aprile 1944, “Milaide” è liberata grazie alla provvidenziale intercessione di Trude Zeiss, una tedesca amica della famiglia Riccio, ma anche di Herbert Kappler. Ecco in pdf il racconto della figlia Bianca, pubblicato dal quotidiano l’Unità il 13 maggio 1994:
Il racconto di Bianca Riccio 1
Il racconto di Bianca Riccio 2Via Tasso, da Life. Per leggere il testo integrale della Memoria scritta da Maria Adelaide Riccio nel maggio 1970, clicca qui sotto:
Memoria di Maria Adelaide Riccio
Scheda su Tullio RiccioQuesti due documenti provengono dall’Archivio di famiglia di Alessandra Baduel, figlia di Bianca Riccio e nipote della signora Maria Adelaide Tucci in Riccio. Alessandra Baduel, che ringraziamo vivamente per il suo prezioso dono, è giornalista del quotidiano la Repubblica.
Quello di Casarrubea è un blog da seguire, per chi nutre passioni storico-politiche. Perché qui ne troverà di documentazione originale da poter consultare.