Arcireport, il settimanale dell’Arci, aveva annunciato un po’ di tempo fa Scrivi la città, il concorso letterario che aveva lanciato insieme alla casa editrice Stampa Alternativa. Come già accaduto per Creative Commons in noir, uscita nell’ottobre 2008, anche questa iniziativa editoriale muoveva da un punto preciso: oltre al tema del concorso, i partecipanti dovevano essere consapevoli che il libro, diventato un Millelire da poco in circolazione, sarebbe stato rilasciato con una licenza Creative Commons, questa nello specifico. Così, mentre è in corso l’organizzazione della cerimonia di premiazione dei quindici vincitori, ecco che sia su carta che in rete sono disponibili i testi che sono stati selezionati dalla giuria. Di seguito ecco le parole che introducono questa nuova antologia:
La città è un incrocio di vie e persone. La città è palazzi e tetti e storie che si toccano e intrecciano o che si sfiorano senza mai incontrarsi. La città è solitudine e incontro. Paura e solidarietà. Memoria e oblio. Passato e futuro. La città sono megalopoli immense abitate da estranei o piccoli centri di provincia dove tutti si conoscono. “Città” è questo e mille altre cose ancora.
Per questo, quando la redazione di Arcireport ha deciso di indire un concorso per racconti brevi in Creative Commons, ha scelto come titolo “Scrivi la città”. Perché, attraverso le narrazioni che ci sarebbero giunte, volevamo provare ad allacciare le maglie delle metropoli, immaginarie e reali, nelle quali viviamo la nostra contemporaneità. Quello che ci è arrivato, attraverso gli oltre sessanta racconti che trovate interamente pubblicati sul nostro blog e in parte in questa selezione scelta dai nostri giurati, è un caleidoscopio del quale è impossibile dare una definizione univoca, ma che vi invitiamo a leggere e interpretare, convinti che ci troverete anche voi quella ricchezza di vite, idee e sensazioni che noi vi abbiamo scorto.
L’idea di pubblicare i racconti attraverso le licenze libere Creative Commons fa parte di un percorso già avviato dalla nostra associazione, l’Arci, che fa della diffusione e libera fruizione e circolazione della cultura uno dei capisaldi della sua attività, convinta che la cultura è forse il primo fondamentale bene comune, che aiuta a superare le paure dell’altro e del diverso, a non rintanarsi dentro una facile corazza di razzismo e intolleranza, rendendo così le nostre città sempre meno libere e sicure. Sul sito dell’Arci e su CreativeCommons.it troverete altre spiegazioni sul tipo di tutela che abbiamo scelto per questi racconti e le sue possibili applicazioni. Ora tocca a voi farli circolare come meglio credete.
Prima di lasciarvi alla letture delle nostre/vostre “città”, alcuni doverosi ringraziamenti: innanzitutto ai nostri pazienti scrittori, che hanno atteso i lunghi tempi di questa prima, inesperta, edizione di “Scrivi la città”. Poi ai nostri giurati, che si sono cimentati nel difficile compito di scegliere i racconti più rappresentativi del concorso: Checchino Antonini, giornalista girovago; Andrea Satta, musicista viaggiatore; Massimo Carlotto, scrittore planetario, e Antonella Beccaria, scrittrice e studiosa del mondo. Inoltre a Ortensia Ferrara e ai nostri volontari del servizio civile, che si sono prestati a far parte della giuria giovani, che ha scelto per noi altri cinque racconti che troverete in questa pubblicazione. Infine ringraziamo Martina Castagnini e Valeria Carrieri per i disegni originali e Stampa Alternativa per aver creduto in questo libro pubblicandolo.