Mi servivano alcune informazioni, oggi, e finisco, come spesso accade, su una pagina di Wikipedia: è quella che dovrebbe dirmi chi è, almeno a grandi linee, Gaetano Saya (quello delle ronde, per intendersi, anche se lui le chiama in altro modo). Ma anche se non c’è alcuna informazione biografica né professionale né politica, un testo che comunque consente di farsi un’idea di chi sia la persona, c’è comunque. Infatti si trova scritto:
Attenzione: questa pagina è stata oscurata e bloccata a scopo cautelativo a seguito di minaccia di azioni legali contro i redattori della voce e/o Wikimedia. Verrà eventualmente ripristinata alla fine della vicenda che la riguarda.
Forse non sa chi ha avanzato già da un po’ “minacce di azioni legali” che, laddove ravvisasse imprecisioni, errori o distorsioni, può iscriversi a Wikipedia e correggere. Così come lo può fare un qualunque altro utente.
Infine una segnalazione: sulla scia di recenti dichiarazioni istituzionali, nasce il sito Non sono un santo dove trovano spazio non solo le parole dell’ormai ex unto dal Signore, ma anche quello di altri personaggi. Da ricaricare la pagina del sito per leggere le varie affermazioni riportate.
Senza parole cara Antonella… Come stai ?
Eh, Gian Paolo, pure io. Per il resto tutto bene. E tu?
Esausto e accaldato. Ma persisto! Scrivo poesie e recensisco mostre, libri, spettaccoli e concerti. Domani se non disturbo ci sentiamo al telefono.Buona serata. Un abbraccio.Gian Paolo
Ricevo e leggo ciò scrivi. E va benone per sentirci domani: nella seconda metà del pomeriggio non potrò stare al telefono, ma prima senza problemi.
http://www.pmli.it/chiegaetanosaya.htm
Non so se ci avete fatto caso, ma da qualche annetto a questa parte gli organi di (dis)informazione e famosi giornalisti stanno minimizzando in modo sistematico il fenomeno (sempre da baraccone) del rifiorire di gruppi di estrema destra e nazifascisti. Ferrara ha definito “puttanate” la vicenda di Saya e delle ronde nere (per inciso, chi faceva le ronde prima che venisse promulgata la legge, era comunque tutta gente della lega e/o di estrema destra). Trovo molto sbagliato e pericolosissimo minimizzare questi orrori, le trame di certi personaggi che vogliono riportare l’Italia alle tenebre di 80 anni fa, perché si dà loro la possibilità di agire quasi indisturbati. Io, a differenza di certi personaggi (fra cui un grosso editore), sono convinta che l’antifascismo sia un valore molto importante in una povera epoca idiota come la nostra.
Grazie, Marco.