Questa è l’antologia pubblicata da Stampa Alternativa che raccoglie i 10 racconti vincitori del concorso Creative Commons in Noir dello scorso anno. Ecco testi e autori inclusi nel volume: “Scultura” di Davide Bacchilega, “La marmellata di more” di Euro Carello, “Apocalisse di Giovanni” di Luciano Pagano “Il timbro e il flagello” di Alberto Prunetti, “Angelo mio” di Alberto Giorgi, “Saint Vincent” di Michele Frisia, “Il male” di Karim Mangino, “Una vera signora” di Angela Venuti, “Corso dei mille” di Antonio Pagliaro, “Erano in tre” di Paolo Ferrari. È disponibile per il download dal sito Libera Cultura (qui il pdf e Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate la licenza con cui viene rilasciata). Di seguito la prefazione.
Questa antologia è il risultato di due passioni: quella, diffusa, per la letteratura definita “di genere” ma che spesso valica i confini del noir per diventare rappresentazione della vita e della società; e quella per la condivisione della cultura, una passione che rifiuta l’imposizione del “tutti i diritti riservati” per restituire (e restituirsi) il diritto di essere autori, lettori ed eco della cultura, e non semplici fruitori, consumatori passivi di “prodotti”.
Ecco com’è nata l’idea di un concorso letterario che è stato poi battezzato Creative Commons in Noir. E alle due passioni di cui sopra – raccontare e condividere – se n’è aggiunta un’altra, che a Stampa Alternativa è piaciuta perché fa parte del tessuto connettivo di questa casa editrice: andare alla ricerca di voci, scandagliare tra chi scrive e trovare narrazioni nuove.
Quest’ottica, una volta che è stata condivisa all’interno di Stampa Alternativa, è stata presentata alle persone a cui si è chiesto di far parte della giuria: Maurizio Matrone, che ha accettato di diventarne presidente, Juan Carlos De Martin, responsabile di Creative Commons Italia, Loredana Lipperini, scrittrice e critica letteraria, Monica Mazzitelli, scrittrice e coordinatrice de iQuindici, Edi Pernici, lettore, Luciano Comida, giornalista e scrittore, e Carla Melli, consigliere della Provincia di Trieste.
Il loro entusiasmo nell’accettare la proposta – che non ha richiesto lunghi discorsi, ma delineata nella sua sostanza è stata colta al volo – è stato confortante. E non solo perché c’era la voglia di leggere, ma anche perché l’ottica suggerita da Creative Commons è stata subito percepita ed apprezzata. Un comportamento, questo, non esclusivo o particolarmente presente in chi già conosce questa specifica forma di diritto d’autore, ma vivo anche tra i giurati che meno di altri conoscevano il dispositivo di licenze sui contenuti ideato e messo a punto da Lawrence Lessig, “padre” di Creative Commons.
Ecco di seguito quindi il risultato di tutto ciò: dieci testi inclusi in queste pagine che raccontano pezzi di vita con stili e ottiche differenti. Ma tutti accomunati da un unico filo conduttore: condividere ciò che si è scritto. E se la versione elettronica di questo libro sarà disponibile anche online su Libera Cultura
Scaricato e letto il libretto e devo dire che alcuni dei racconti non sono per nulla male: trovare bei libri in rete è un bella iniziativa, ce ne fossero di più!