Il Demauro riporta questi significati del termine apostasia:
- TS relig., ripudio pubblico e solenne della propria religione
- TS dir.can., abbandono totale e deliberato della fede da parte di una persona battezzata
- CO estens., ripudio di un’ideologia, di un partito e sim.
- stor., in epoca bizantina, il reato di tradimento dell’impero
Ecco, questo è uno dei reati da ascrivere all’ambito elettronico in discussione presso il parlamento iraniano, che sta discutendo un progetto di legge che prevede la riforma (in termini repressivi) del codice penale per comprendere reati legati al blogging e all’espressione in rete. Ne parla un post pubblicato su ReadWriteWeb in cui si legge che:
The French Press Agency reported on the bill yesterday and according to The Committee to Protect Bloggers, the BBC’s The World radio show will offer a more in depth report in the coming days. Blogging is wildly popular in Iran, where a new generation of young people frequently challenge the old, hyper-conservative religious government. The Committe to Protect Bloggers says that Iran is “among the worst offenders in terms of harassing, arresting and imprisoning bloggers, as well as students.” You can see the group’s extensive coverage of Iranian cyber-censorship and harrasment of bloggers here. The Iranian government has blocked access to Facebook, Yahoo! and Flickr, among other sites.
Va aggiunto che, come per altri argomenti, ci sono nazioni che, al pari di quelle condannate (concretamente o eticamente) in sede internazionale, agiscono con modalità che proprio ispirate dal diritto non sembrano. Per guardare in casa propria, si veda questo caso mentre tra le buone pratiche rientra sicuramente quella svoltasi a Budapest ed estesamente raccontata qui.
non c’è bisogno di perlare della discussione presso il parlamento iraniano
anche nel nostro parlamento sta maturando una riforma dei codici in termini repressivi
Altro caso: http://del.icio.us/merodeando/sgae