Un articolo di Valerio di Stefano di Classici Stranieri sulla questione riforma del diritto d’autore recentemente proposta e poi stralciata. Ma con la possibilità che venga reintrodotta “blindandola”. Il resto è anche un’analisi della situazione attuale e di come la prassi abbia potuto più delle norme. Si legge infatti che:
Quella che veniva legittimamente vista come una scelta liberticida nella gestione della libertà di circolazione delle idee e delle informazioni era, in realtà, solo l’ennesimo giro di vite a un dispositivo di legge che liberticida lo era già per conto proprio […]. La distanza abissale tra legge e consuetudine segna un solco talmente profondo da risultare ormai incolmabile, e gli emendamenti aggiunti a una legge finanziaria non rendono certo un servizio a nessuno. Di sicuro c’è che soltanto l’uso delle licenze libere permette, allo stato dei fatti, una circolazione delle notizie e delle idee capillare ed efficace. Sfuggendo sia dalle logiche dei grandi gruppi editoriali tradizionali, ma anche da quelle di un palazzo che non è più capace di affrontare le esigenze della comunicazione in rete.
Il testo completo di Rassegne stampa in rete: quella libertà mai esistita