Non ci può essere cultura senza eticità

Standard
Spread the love

A volte succede che un libro nasca per caso, senza che nelle intenzioni originarie fosse concepito come l’esito di un percorso. È il caso di Copyleft, uscito nella collana Evasioni di Gaffi Editore. Un titolo, quello di quest’opera curata da Girolamo Grammatico, che è anche una filosofia che sta pervadendo il mondo della cultura e della letteratura. Perché, come si legge nell’introduzione firmata dal curatore del libro, quella che si sta sostenendo è «una lotta per la liberalizzazione dalle opprimenti sovrastrutture come la proprietà d’ingegno che tengono legata una tra le componenti più belle della nostra mente: il coraggio del confronto con l’altro».
Ma torniamo all’origine del volume. Per primi vennero MArteLive e i reading. Insieme all’idea della manifestazione vennero i racconti, firmati da Wu Ming (qui c’è bisogno di spendere ben poche parole), Saverio Fattori (autore di «Alienazioni Padane»), Monica Mazzitelli (iQuindici), Girolamo Di Michele («Tre uomini paradossali» e «Scirocco»), Michele Governatori («Il paese delle cigogne» e «Venere in topless»), Giuseppe Casa («In questo cuore buio») e diversi altri. Parecchio materiale, alcuni brani buoni e altri molto buoni. Per cui perché non utilizzarli per proseguire con l’esperienza di MArteLive? Ed ecco che arriva l’antologia.
Saltando di nuovo invece alle motivazioni filosofiche, poi, oltre al rilascio del libro sotto i termini del copyleft letterario, c’è stata la volontà di compiere un ulteriore passo. Passo che ha visto la scelta di ricorrere a carta ecocompatibile e devolvere una quota a Terre di Mezzo per i senza tetto. Insomma, questo è un libro da leggere al di là del suo valore letterario: le ragioni ci sono tutte perché non ci può essere «Cultura senza Eticità».

Comments are closed.