[…] Perché raramente le guerre hanno cause nobili, ma non tutte le invasioni sono obbligatoriamente assassine. Non sempre gli invasori vogliono annientarci, depredarci, soggiogarci, sfruttarci.
È un concetto che sembriamo aver dimenticato in questo 2004 di guerra asimmetrica, di eserciti e di terroristi, di informazioni negate e pilotate, in questo Terzo Millennio che ha sorpreso e spaventato la Vecchia Europa dopo la lunga pace nata dalla Seconda guerra mondiale. Ci sono state, nella storia, anche invesioni buone. Anche idee che, in un certo lampo, hanno migliorato tutte le vite (o il maggior numero possibile). Sturgeon voleva essere di questa partita: il mondo è difficile, non è un pranzo di gala, ma se cerchi il bene, se vuoi il riscatto, puoi trovarlo. Spesso, grazie ai più derelitti.
Pietro Colaprico. Introduzione a I figli di Medusa di Theodore Sturgeon, Collezione Urania, Mondadori
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