Collateral Murder: Wikileaks documenta la strage di Bagdad perpetrata dall’esercito Usa

Standard
Spread the love

Collateral Murder: si intitola così il sito creato da Wikileaks (progetto di cui già si è parlato e che, per la delicatezza dei documenti che pubblica, si è tentato di chiudere in varie riprese) per rendere pubblico il documento video diffuso ieri a proposito della guerra in Iraq:

Il video classificato dell’esercito Usa mostra l’omicidio indiscriminato di una dozzina di persone – tra cui due dello staff dell’agenzia Reuters – in un sobborgo di Bagdad. La Reuters ha provato ai tempi dell’attacco a ottenere il filmato tramite il Freedom of Information Act, ma non ha avuto successo. A sparare è un elicottero Apache dell’esercito Usa e le immagini fanno vedere chiaramente l’immotivato assassinio di un operatore della Reuters ferito e dei suoi soccorritori. Anche due bambini sono rimasti gravemente feriti.

Se ne parla anche su Lsdi, Crimeblog, su Internazionale e sull’Antefatto.

Del video ne esistono due versioni: una breve (17 minuti e 47 secondi) e una più lunga (39 minuti e 14 secondi). Su Collateral Murder è stato reso pubblico anche altro materiale a complemento, come le trascrizioni delle comunicazioni, le foto dell’attacco e la timeline degli eventi. C’è anche una sezione download.

8 thoughts on “Collateral Murder: Wikileaks documenta la strage di Bagdad perpetrata dall’esercito Usa

  1. Sorry, ma l’azione è perfettamente legale.
    Il giornalista Reuters “embedded” [traduzione alternativa “a letto con”] con i suoi amichetti della guerriglia sapeva bene che rischi correva andando in giro con gente che va a fare la guerra agli americani.

    Nel video si vede benissimo sia gli AK-47, sia RPG (prima dell’attacco) e quando viene recuperato dai militari US dopo l’attacco (un po’ più difficile da cogliere, ma se si guarda fotogramma per fotogramma si trova).

    Inoltre si sente benissimo che, trovata una ragazza ferita nell’azione e un bambino i militari US si danno un gran da fare per portarli immediatamente all’ospedale per le cure – avranno chiesto 4-5 volte in 5 minuti di evacuare la ragazza.

    Perché non discutiamo anche di quanto siano attendibili i giornalisti che si mettono al seguito (senza dirlo al loro pubblico) della guerriglia? Quelli sono puri come gigli quando tacciono dei massacri perpetrati dalla guerriglia sulla popolazione?

Comments are closed.