Il 16 e il 17 aprile due giorni a Urbino per parlare di giornalisti minacciati

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Alberto Spampinato, direttore dell’osservatorio O2 – Ossigeno per l’informazione, ha diffuso nei giorni scorsi l’annuncio del convegno Il giornalismo minacciato e le storie oscurate che si terrà all’università di Urbino (Palazzo Passionei, corso di laurea magistrale Editis – Editoria, informazione e sistemi documentari) il 16 e il 17 aprile.

Tema del dibattito: come e quanto la condizione di pericolo e di minaccia influiscono sul lavoro dei giornalisti e sulla qualità dell’informazione prodotta, nei teatri di guerra e anche in paesi pacifici come l’Italia. Un punto sui giornalisti perseguitati e il ricordo di quelli che hanno perso la vita per raccontare verità scomode. Interverranno giornalisti attualmente nel mirino della criminalità organizzata . Reporter di lunga esperienza racconteranno la quotidianità di un mestiere tanto affascinante quanto, talvolta, pericoloso. Fra gli altri parleranno: Franco Abruzzo, Alberto Spampinato, Mimmo Càndito, Ishak Slezoui, Riccardo Orioles, Agostino Pantano.

Il primo giorno si parlerà di “Storie che non devono essere raccontate”, suddivise nel doppio appuntamento con “Informazione: storie di minacce e soprusi” e “Conflitti, violenza e minacce. Il lavoro del giornalista”. Il secondo giorno invece sarà la volta di “Verità scomode: storie di giornalisti uccisi” per raccontare le vicende di Anna Politkovskaja, Ilaria Alpi e Giuseppe Fava.

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