Peacelink, Alessio Di Florio: negazione di ogni possibile democrazia

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Alessio Di Florio, dalle colonne virtuali di Peacelink, traccia i contorni di un golpe criminale [che] si aggira per l’Italia. Senza bisogno di artiglieria e liste, senza bisogno di presidiare manu militari il territorio, senza bisogno di alcun folklore da parata perché:

in realtà, e tutti ne sappiamo mandanti, esecutori e complici (anche perché, in larga parte, siamo tra loro) c’è un golpe silenzioso che non si è mai fermato. Un golpe fatto di menzogne, connivenze criminali, repressione violenta, omertà, corruzione, cancellazione di ogni dignità personale che ha conquistato il cuore dello Stato Italiano, e ha annullato ogni possibilità di democrazia.

Una retrospettiva sulla situazione delle indagini mafia-stato in Sicilia, sulla politica abruzzese, sull’occupazione e su caso come quello di Aldo Branzino, Federico Aldrovrandi o Ramesh. Altro post interessante è quello pubblicato sul caso di Carmelo Canale, collegato da vicino a quello di cui è già parlato di Antonino Lombardo: qui siamo sempre in Sicilia e sempre di lotta (se così si può chiamare) alla mafia si parla.

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