Televisione e terzo reich: strumenti di propaganda

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Un documentario sulla storia della televisione durante il terzo reich. A recuperarlo è stato il regista Michael Kloft, già autore di altre opere ambientate nello stesso periodo storico, e il video è disponibile online. Scopo di questa produzione, come si legge nella sua presentazione, è quello di dimostrare che la “marcia trionfale” della televisione nella vita pubblica non è iniziata negli Stati Uniti durante gli Anni Cinquanta, ma risale a due decadi precedenti. Adesso Spiegel TV ha recuperato il materiale filmico (che tra l’altro comprende immagini del congresso di Norimberga del ’36 del partito nazionalsocialista e la visita di Mussolini a Berlino del ’37), interviste a personaggi come Albert Speer, Robert Ley e Heinrich George e ha preso in considerazione diversi generi. Infatti:

The entertainment programs are particularly curious. Cabaret artists are featured – alongside singers extolling the virtues of the “brown columns of the SA and SS.” This documentary by Michael Kloft will reveal a rare and intriguing view of the Third Reich, one far removed from the propagandistic presentations of Leni Riefenstahl & Co. and the weekly cinema newsreel, yet no less ideologically slanted. This is Nazi Germany expressed in an aesthetic medium that we ourselves have only really known since the ‘fifties.

One thought on “Televisione e terzo reich: strumenti di propaganda

  1. Eva

    Filmati reali,ma con voci narranti pagate dai vincitori.La è chiara,cioè “le vittime francesi delle atrocità naziste”,quando metà della francia non era affatto con gli americani o gli inglesi,e quando gli usa hanno sganciato atomiche su città inermi,hanno massacrato civili in italia,bombardamenti al fosforo a dresda ecc ecc e i comunisti che hanno ucciso più della peste.La storia raccontata così è assurda!

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